Manifesto

Questo sito è dedicato a chi per strada, non importa sia a piedi, a bordo di un treno o passeggero di un autobus, guardando attorno non può fare a meno di dare un nome e un cognome agli oggetti che maggiormente le popolano: le automobili. E poco importa siano state appena ritirate dal concessionario, o abbiano trascorso le loro numerose primavere esposte ad ogni tipo di intemperia: dietro ogni automobile, dietro ogni modello c’è una storia da raccontare, uno spaccato della società di oggi o di quella che fu, una sfida progettuale e stilistica, una moda o un fenomeno di costume che ha contagiato anche chi, di quell’auto, quasi non è a conoscenza. Che sia la vita commerciale di un determinato modello, la genesi che ha portato a disegnarlo in un determinato modo, o l’impatto che ha avuto nella società e nella vita di tutti noi, Auto in giro è pronto a raccontarlo.

Nuove storie, aneddoti, approfondimenti troveranno spazio su Auto in giro: che parta da un avvistamento, da una vecchia clip pubblicitaria o da una ricorrenza, un nuovo articolo verrà pubblicato su queste pagine. Ma non solo: poichè l’auto è parte integrante anche delle storie personali di tutti noi, delle nostre vite, su Auto in giro sarà possibile scoprire itinerari e viaggi da percorrere a bordo della nostra automobile (vi chiediamo solo di attendere ancora qualche settimana, abbiamo tanti progetti da realizzare!). E se proprio non si può essere al volante, si può sempre leggere: su Auto in giro tanti consigli sulle più interessanti pubblicazioni riguardati il mondo delle automobili.

Auto in giro nasce dal grande amore per le automobili, sia da parte di chi lo scrive ma, ancor di più, di chi lo legge. E’ frutto della ricerca di contenuti diversi dalle sintesi di cartelle stampa delle Case Automobilistiche, facilmente rintracciabili sia online che sulle riviste cartecee. Perchè un’automobile è molto di più. E’ passione, è piacere, è vita. E’ per soddisfare la curiosità di coloro che da bambini giocavano a riconoscere ogni auto che vedevano, a chi si diletta a disegnarle o lucidarle, a chi non è mai sazio di conoscenza, ma anche a chi, più semplicemente, è rimasto affascinato dalla classe e dell’eleganza di una vecchia signora.